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Gerardo Mercatore 1578

Gerardo Mercatore 1578

Caratteristiche della carta
La carta originale è stata incisa su rame ed è di elevata rarità.
Titolo. In alto, al centro, extramargine EVR: VI TAB:. In basso, al centro, entro elegante cartiglio con volute, motivi floreali e due figure mitologiche Medius meridianus est 35, reliqui ad hunc inclinatur pro ratione parallelorum 40. & 44.; senza scale grafiche; senza reticolato; margine graduato e con lettere di riferimento tra le graduazioni.
Osservazioni. La carta, che richiama le carte di Germanico, presenta un sistema orografico formato da coni (talvolta a più sommità sulle Alpi) con ombre a destra, allineati sulla ipotetica zona di spartiacque dei principali sistemi montuosi e con due interruzioni nel tratto calabro. Sono indicati sette rilievi alpini, è ripetuto per quattro volte l'Apenninus Mons, compaiono in Sicilia ed in Sardegna l'Aetna m. ed i Maenomeni montes. L'idrografia padana è formata dai fiumi Po, Dora, Adda, Mincio ed Adige (senza alcun affluente di destra) e dai soli laghi di Como e di Garda in posizione discreta ma con forme non troppo corrispondenti a quelle reali. I centri sono rappresentati da casette turrite; sono indicati i popoli; i confini provinciali sono indicati con linee puntinate. Da questa carta deriverà quella tolemaica inserita nell'opera Italia edita a Bologna nel 1620 a cura di G. A. Magini.
Edizione in anastatica rigorosamente limitata e numerata
Estratti
Nato a Rupelmonde (Fiandra orientale) nel 1512, fu eccellente matematico; apprese la scienza della cartografia a Louvain da Gemma Frisius per poi trasferirsi a Duisburg nel 1552, ove continuò la propria produzione di carte (iniziata con quella della Palestina nel 1537 e delle Fiandre nel 1540), tra cui quella dell'Europa nel 1554, della Gran Bretagna nel 1564, del Mondo nel 1538 e, soprattutto, nel 1569 (anno in cui con la messa a punto della proiezione che porta il suo nome, venne in pratica attuata la prima vera e propria riforma della cartografia scientifica).
Le sue carte furono raccolte in un atlante (con il nome di Atlas, stampato per la prima volta nel 1585, aumentato di carte nel 1589) più volte pubblicato dopo la sua morte a cura del figlio Rumoldo, dal 1595 in poi, mediante numerosissime edizioni in diverse lingue, oltre a quelle note come Mercator-Hondius, Mercator-Jansson, anche in formato ridotto (Atlas Minor). Il Mercatore nel 1578 pubblicò anche una Geographia di Tolomeo, con 27 carte, ripetutamente ristampata sino al 1730.
Fu il primo, nel 1554, a costruire in modo scientifico una specifica mappa dell'Europa in grande scala, a seguito di un lavoro di sintesi e armonizzazione di tutte le più importanti tavole a lui note. Egli non si limitò a selezionare i modelli, anche regionali, in suo possesso e ad attingerne i dati ritenuti esatti ma, al contrario, li corresse e li uniformò, con una originale revisione attuata applicando rigorosamente i principi astronomici elaborati e con decisivo miglioramento della collocazione geografica dei luoghi rappresentati, anche se la sua grande carta dell'Europa del 1554 (andata persa nel 1945 a Breslau, ora Wroclaw, in Polonia) non fu costruita con l'uso della proiezione che porta il suo nome; nuova proiezione che, invece, fu utilizzata per le carte raffiguranti le diverse parti del globo, nel 1569 (di cui sono note 4 copie), e tra le quali occupa un posto di prim'ordine quella dell'Europa, costituente nel suo complesso una sensibile evoluzione rispetto alla precedente del 1554. Riedizioni emendate della carta del 1554 vennero alla luce nel 1572.
Se i maggiori progressi della geografia mercatoriana, rispetto ai prodotti precedenti, sono molto evidenti per il blocco continentale, per la Gran Bretagna e per l'area scandinava (a eccezione della Finlandia, eccessivamente appuntita), non si può trascurare il miglioramento complessivo di tutte le regioni mediterranee (e in modo particolare della penisola iberica); per queste ultime, tuttavia, l'originalità delle rilevantissime ricerche svolte si manifesterà più incisivamente nelle singole carte regionali realizzate per le diverse edizioni dell'Atlas, del 1585, 1589 e del 1595.

 

 

Categorie

Antica Cartografia